Riforma dello Sport: decreto correttivo 2, tutte le novità in arrivo semplificazioni per le associazioni

Il 26 luglio 2023, il Consiglio dei Ministri ha approvato il "decreto correttivo 2" alla Riforma dello Sport, approvata nel 2021. Questo decreto introduce una serie di novità, che riguardano principalmente il lavoro sportivo, la figura del direttore di gara e l'apprendistato.

In questo articolo andremo ad approfondire le nuove figure nel mondo dello sport e come è cambiato il lavoro sportivo con la riforma nello specifico vedremo:

1)   LAVORATORE SPORTIVO

2)   DIPENDENTI PUBBLICI

3)   DIRETTORI DI GARA

4)   RAPPORTO DI LAVORO NEL DILETTANTISMO

5)   RAPPORTO DI LAVORO NEL PROFESSIONISMO

6)   APPRENDISTATO

7)   PRINCIPALI SEMPLIFICAZIONI

8)   REDDITI DA LAVORO

9)   TUTELA ASSICURATIVA DEI LAVORATORI SPORTIVI

10)  PENSIONE TUTELA PREVIDENZIALE DEI LAVORATORI SPORTIVI

11)  SOSTEGNO ALLE PICCOLE ASD/SSD

12)  MONDO PARALIMPICO

13)  CONTROLLI SANITARI

14)  VOLONTARI

15)  AMMINISTRATIVO GESTIONALI

16)  OSSERVATORIO NAZIONALE DEL LAVORO SPORTIVO

17)  REGISTRO NAZIONALE DELLE ATTIVITA’ SPORTIVE DILETTANTISTICHE

 

1) Chi è il lavoratore sportivo?

La definizione di lavoratore sportivo è stata introdotta dalla Riforma dello Sport, approvata nel 2021. Si tratta di una persona che svolge, a favore di un soggetto dell'ordinamento sportivo e a fronte di un corrispettivo, una mansione che sulla base dei regolamenti tecnici di FSN e DSA è necessaria per lo svolgimento di attività sportiva.

Quali sono le mansioni dei lavoratori sportivi?

Le mansioni dei lavoratori sportivi sono individuate dai regolamenti tecnici di FSN e DSA. In generale, si tratta di attività che sono necessarie per la preparazione, l'organizzazione e la gestione di un'attività sportiva, tra cui:

  • Allenamento e preparazione atletica
  • Direzione tecnica
  • Gestione e amministrazione
  • Segretariato
  • Logistica
  • Medicina e fisioterapia
  • Direzione di gara

Chi non è lavoratore sportivo?

Non sono lavoratori sportivi coloro che forniscono prestazioni nell'ambito di una professione la cui abilitazione professionale è rilasciata al di fuori dell'ordinamento sportivo e per il cui esercizio devono essere iscritti in appositi albi o elenchi tenuti dai rispettivi ordini professionali.

Esempi di lavoratori sportivi

Alcuni esempi di lavoratori sportivi sono:

  • Atleti
  • Allenatori
  • Istruttori
  • Direttori tecnici
  • Direttori sportivi
  • Preparatori atletici
  • Medici dello sport
  • Fisioterapisti
  • Direttori di gara

Novità introdotte dal decreto correttivo 2

Il decreto correttivo 2 alla Riforma dello Sport, approvato nel 2023, ha apportato alcune novità in materia di lavoratori sportivi. Tra le principali novità, si segnalano:

  • Definizione di lavoratore sportivo: è stato precisato che non sono lavoratori sportivi coloro che forniscono prestazioni nell'ambito di una professione la cui abilitazione professionale è rilasciata al di fuori dell'ordinamento sportivo e per il cui esercizio devono essere iscritti in appositi albi o elenchi tenuti dai rispettivi ordini professionali.
  • Rapporto di lavoro nel dilettantismo: è stata introdotta la presunzione di lavoro autonomo nella forma di co.co.co., salvo prova contraria, per i soggetti che svolgono un'attività sportiva dilettantistica per un massimo di 24 ore settimanali, al netto del tempo dedicato alla partecipazione a manifestazioni sportive.
  • Apprendistato: è stata abbassata l'età minima per l'apprendistato, sia nell'area del professionismo che nell'area del dilettantismo, a 14 anni.

Conclusione

La definizione di lavoratore sportivo è un elemento importante della Riforma dello Sport. Essa consente di riconoscere i diritti e i doveri dei soggetti che svolgono attività lavorative nell'ambito dello sport, ovvero atleti, allenatori, istruttori, direttori tecnici, direttori sportivi, preparatori atletici e direttori di gara e gli altri tesserati che svolgono una mansione inclusa nell’elenco tenuto dal Dipartimento per lo Sport.

 

2) Dipendenti pubblici e lavoro sportivo

La Riforma dello Sport, approvata nel 2021, ha introdotto una serie di novità per i dipendenti pubblici che svolgono attività sportive.

Dipendenti pubblici e volontariato

I dipendenti pubblici possono prestare la loro attività in qualità di volontari, fuori dall'orario di lavoro, previa comunicazione all'amministrazione di appartenenza. La comunicazione deve essere inviata entro il termine di 30 giorni dalla data di inizio dell'attività.

Dipendenti pubblici e lavoro sportivo

I dipendenti pubblici possono svolgere attività lavorative nell'ambito dello sport, a condizione che la loro attività rientri tra le mansioni previste dalla Riforma dello Sport.

In particolare, i dipendenti pubblici possono svolgere attività di:

  • Allenamento e preparazione atletica
  • Direzione tecnica
  • Gestione e amministrazione
  • Segretariato
  • Logistica
  • Medicina e fisioterapia
  • Direzione di gara

Se la loro attività è svolta a fronte di un corrispettivo, i dipendenti pubblici devono richiedere l'autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza. L'autorizzazione può essere concessa anche in forma di silenzio assenso, trascorsi 30 giorni dalla data di presentazione della richiesta.

Novità introdotte dal decreto correttivo 2

Il decreto correttivo 2 alla Riforma dello Sport, approvato nel 2023, ha apportato alcune novità in materia di dipendenti pubblici e lavoro sportivo. Tra le principali novità, si segnalano:

  • Possibilità di svolgere attività lavorative nel dilettantismo: i dipendenti pubblici possono svolgere attività lavorative nell'ambito dello sport dilettantistico, a condizione che la loro attività non sia incompatibile con l'attività lavorativa principale.
  • Possibilità di svolgere attività lavorative con un contratto di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.): i dipendenti pubblici possono svolgere attività lavorative nell'ambito dello sport a fronte di un contratto di co.co.co., a condizione che l'attività sia svolta in modo occasionale e non si traduca in un conflitto di interessi con l'attività lavorativa principale.

Conclusione

Le novità introdotte dalla Riforma dello Sport e dal decreto correttivo 2 hanno reso più agevole per i dipendenti pubblici svolgere attività lavorative nell'ambito dello sport.

 

3) Direttori di gara: novità introdotte dal decreto correttivo 2

Il decreto correttivo 2 alla Riforma dello Sport, approvato nel 2023, ha introdotto una serie di novità in materia di direttori di gara.

Comunicazioni al centro per l'impiego

In precedenza, i direttori di gara dovevano comunicare al centro per l'impiego ogni singola prestazione. Il decreto correttivo 2 ha introdotto la possibilità di comunicare cumulativamente le prestazioni dirette da un direttore di gara per un massimo di 30 prestazioni, entro il trentesimo giorno successivo alla scadenza di ogni trimestre.

Rimborsi spese

In precedenza, i direttori di gara potevano richiedere il rimborso delle spese sostenute solo per le prestazioni svolte fuori dal comune di residenza. Il decreto correttivo 2 ha esteso la possibilità di rimborso spese anche alle prestazioni svolte nel comune di residenza, previa autocertificazione.

Altre novità

Oltre alle modifiche sopra indicate, il decreto correttivo 2 ha introdotto anche le seguenti novità:

  • Eliminato l'obbligo di essere tesserati per una Federazione Sportiva Nazionale, per poter svolgere l'attività di direttore di gara.
  • Introdotta la possibilità di svolgere l'attività di direttore di gara anche in forma di lavoro subordinato.

Conclusione

Le novità introdotte dal decreto correttivo 2 hanno reso più agevole per i direttori di gara svolgere la propria attività.

 

4) Rapporto di lavoro nel dilettantismo: novità introdotte dal decreto correttivo 2

La Riforma dello Sport, approvata nel 2021, ha introdotto una serie di novità in materia di lavoro sportivo, tra cui la presunzione di lavoro autonomo nella forma di co.co.co. per i soggetti che svolgono un'attività sportiva dilettantistica per un massimo di 24 ore settimanali, al netto del tempo dedicato alla partecipazione a manifestazioni sportive.

Presunzione di lavoro autonomo

In precedenza, la natura del rapporto di lavoro nell'ambito del dilettantismo era determinata dal giudice, sulla base di una valutazione caso per caso. Il decreto correttivo 2 ha introdotto una presunzione di lavoro autonomo per i soggetti che svolgono un'attività sportiva dilettantistica per un massimo di 24 ore settimanali, al netto del tempo dedicato alla partecipazione a manifestazioni sportive.

Salvo prova contraria

La presunzione di lavoro autonomo può essere superata dal lavoratore, che deve dimostrare di essere subordinato al datore di lavoro. Il lavoratore può dimostrare la subordinazione attraverso una serie di elementi, tra cui:

  • La presenza di un vincolo di subordinazione, che si manifesta attraverso l'obbligo di obbedienza alle direttive del datore di lavoro e la disponibilità del lavoratore a svolgere le mansioni assegnate.
  • La continuità della prestazione lavorativa, che si manifesta attraverso la ripetizione della prestazione per un periodo di tempo prolungato.
  • La dipendenza economica del lavoratore, che si manifesta attraverso la retribuzione percepita dal lavoratore.

Esempi di attività lavorative nel dilettantismo

Le attività lavorative che rientrano nella presunzione di lavoro autonomo sono quelle che sono necessarie per la preparazione, l'organizzazione e la gestione di un'attività sportiva dilettantistica. Tra queste attività, si possono annoverare:

  • Allenamento e preparazione atletica
  • Direzione tecnica
  • Gestione e amministrazione
  • Segretariato
  • Logistica
  • Medicina e fisioterapia
  • Direzione di gara

Conclusione

La presunzione di lavoro autonomo introdotta dal decreto correttivo 2 ha reso più agevole per i soggetti che svolgono un'attività sportiva dilettantistica ottenere la qualifica di lavoratore autonomo. Questa novità può avere un impatto positivo sulla tutela dei diritti e degli interessi dei lavoratori sportivi dilettanti.

 

5) Rapporto di lavoro nel professionismo: novità introdotte dal decreto correttivo 2

La Riforma dello Sport, approvata nel 2021, ha introdotto una serie di novità in materia di lavoro sportivo, tra cui la disciplina del rapporto di lavoro nel professionismo.

Disciplina sostanzialmente invariata

La disciplina del rapporto di lavoro nel professionismo è sostanzialmente invariata rispetto all'attuale. Il lavoratore sportivo professionista è un lavoratore subordinato, che svolge la propria attività in cambio di un corrispettivo.

Misura di sostegno per i giovani atleti

Il decreto correttivo 2 ha introdotto una misura di sostegno per il graduale inserimento di atleti e atlete di età inferiore a 23 anni nel professionismo. In particolare, i compensi fino a 15 mila euro non costituiscono reddito per il percipiente, per gli sport di squadra, se le società professionistiche hanno un fatturato inferiore a 5 milioni di euro.

Benefici della misura

La misura di sostegno ha i seguenti benefici:

  • Favorisce l'inserimento di giovani atleti nel professionismo
  • Riduce il carico fiscale per i giovani atleti
  • Aumenta la competitività delle società professionistiche di piccole dimensioni

Conclusione

La misura di sostegno introdotta dal decreto correttivo 2 è un intervento positivo per il settore dello sport professionistico. La misura favorisce l'inserimento di giovani atleti nel professionismo e riduce il carico fiscale per i giovani atleti.

 

6) Apprendistato sportivo: novità introdotte dal decreto correttivo 2

La Riforma dello Sport, approvata nel 2021, ha introdotto una serie di novità in materia di lavoro sportivo, tra cui la disciplina dell'apprendistato sportivo.

Età minima

Il decreto correttivo 2 ha abbassato l'età minima per l'apprendistato sportivo da 16 a 14 anni, sia nell'area del professionismo che nell'area del dilettantismo.

Tipologie di apprendistato

L'apprendistato sportivo può essere di tre tipi:

  • Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale
  • Apprendistato per il diploma di istruzione secondaria superiore
  • Apprendistato per il certificato di specializzazione tecnica superiore

Durata

La durata dell'apprendistato sportivo è determinata in base al percorso formativo da seguire.

Retribuzione

La retribuzione dell'apprendista sportivo è determinata in base al livello di inquadramento e all'età dell'apprendista.

Benefici

Gli apprendisti sportivi hanno diritto ai seguenti benefici:

  • Formazione professionale
  • Assistenza sanitaria
  • Tutela previdenziale

Esempi di attività lavorative nell'apprendistato sportivo

Le attività lavorative che possono essere oggetto di apprendistato sportivo sono quelle che sono necessarie per la preparazione, l'organizzazione e la gestione di un'attività sportiva. Tra queste attività, si possono annoverare:

  • Allenamento e preparazione atletica
  • Direzione tecnica
  • Gestione e amministrazione
  • Segretariato
  • Logistica
  • Medicina e fisioterapia
  • Direzione di gara

Altri approfondimenti

Il decreto correttivo 2 ha introdotto anche una serie di altre novità in materia di apprendistato sportivo, tra cui:

  • L'introduzione di un fondo per la promozione dell'apprendistato sportivo
  • La possibilità di svolgere l'apprendistato sportivo a distanza

Queste novità sono volte a migliorare la diffusione dell'apprendistato sportivo.

Conclusione

L'abbassamento dell'età minima per l'apprendistato sportivo è un intervento positivo per il settore dello sport. L'intervento favorisce l'inserimento di giovani nel mondo dello sport e consente loro di acquisire competenze professionali e formative.

 

7) Principali semplificazioni per il lavoro sportivo

La Riforma dello Sport, approvata nel 2021, ha introdotto una serie di novità in materia di lavoro sportivo, tra cui una serie di semplificazioni per la gestione del rapporto di lavoro in ambito dilettantistico.

Semplificazione degli adempimenti

Il decreto correttivo 2 ha semplificato gli adempimenti necessari per la gestione del rapporto di lavoro in ambito dilettantistico, in particolare:

  • Gli adempimenti relativi alle collaborazioni tra luglio e settembre possono essere compiuti entro dicembre 2023.
  • Le comunicazioni al centro per l'impiego possono essere effettuate entro il trentesimo giorno del mese successivo all'inizio della collaborazione.
  • I suddetti adempimenti possono essere effettuati in via telematica anche utilizzando il registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (RASD).

Benefici delle semplificazioni

Le semplificazioni introdotte dal decreto correttivo 2 hanno i seguenti benefici:

  • Riducono gli oneri amministrativi per le società sportive dilettantistiche.
  • Favoriscono l'emersione del lavoro sportivo.
  • Migliorano la tutela dei lavoratori sportivi.

Esempi di adempimenti semplificati

I principali adempimenti semplificati per la gestione del rapporto di lavoro in ambito dilettantistico sono i seguenti:

  • Comunicazione al centro per l'impiego: entro il trentesimo giorno del mese successivo all'inizio della collaborazione.
  • Registrazione della collaborazione: entro il trentesimo giorno del mese successivo all'inizio della collaborazione.
  • Pagamento dei contributi previdenziali: entro il giorno 16 del mese successivo a quello in cui è sorta l'obbligazione contributiva.

Periodo di transizione

Per favorire l'attuazione delle semplificazioni introdotte dal decreto correttivo 2, è stato previsto un periodo di transizione per le collaborazioni concluse tra luglio e settembre 2023. In particolare, gli adempimenti relativi a queste collaborazioni possono essere compiuti entro il 31 dicembre 2023.

Conclusione

Le semplificazioni introdotte dal decreto correttivo 2 sono un intervento positivo per il settore dello sport. Le semplificazioni rendono più agevole la gestione del rapporto di lavoro in ambito dilettantistico, favoriscono l'emersione del lavoro sportivo e migliorano la tutela dei lavoratori sportivi.

 

8) Redditi da lavoro sportivo:

La Riforma dello Sport, approvata nel 2021, ha introdotto una serie di novità in materia di lavoro sportivo, tra cui una nuova disciplina dei redditi da lavoro sportivo.

Tre fasce di esenzione

I compensi dei lavoratori sportivi sono considerati redditi da lavoro e sono previste tre fasce di esenzione:

  • Fino a 5.000 euro: esenzione fiscale e contributiva.
  • Da 5.000 a 15.000 euro: soggetti a contribuzione ma fiscalmente esenti.
  • Oltre i 15.000 euro: soggetti a contribuzione e tassazione secondo le regole ordinarie.

IRAP

Inoltre, per i collaboratori coordinati e continuativi, dell'area del dilettantismo, i compensi inferiori all'importo di 85.000 euro non concorrono alla determinazione della base imponibile IRAP.

Benefici della nuova disciplina

La nuova disciplina dei redditi da lavoro sportivo ha i seguenti benefici:

  • Favorisce l'emersione del lavoro sportivo
  • Migliora la tutela dei lavoratori sportivi

Esempi di attività lavorative soggette alla disciplina

Le attività lavorative soggette alla nuova disciplina dei redditi da lavoro sportivo sono quelle che rientrano nella definizione di "attività sportiva dilettantistica". In particolare, sono soggette alla disciplina le seguenti attività:

  • Allenamento e preparazione atletica
  • Direzione tecnica
  • Gestione e amministrazione
  • Segretariato
  • Logistica
  • Medicina e fisioterapia

Approfondimenti

La nuova disciplina dei redditi da lavoro sportivo ha introdotto una serie di novità rispetto alla disciplina previgente. In particolare, la nuova disciplina:

  • Ha ridotto la soglia di esenzione fiscale per i compensi di importo inferiore a 5.000 euro
  • Ha esteso l'esenzione contributiva ai compensi di importo inferiore a 15.000 euro
  • Ha previsto una disciplina specifica per i compensi dei collaboratori coordinati e continuativi, dell'area del dilettantismo

Queste novità sono volte a favorire l'emersione del lavoro sportivo e a migliorare la tutela dei lavoratori sportivi.

Conclusione

La nuova disciplina dei redditi da lavoro sportivo è un intervento positivo per il settore dello sport. La nuova disciplina rende più agevole la gestione del rapporto di lavoro in ambito dilettantistico, favorisce l'emersione del lavoro sportivo e migliora la tutela dei lavoratori sportivi.

 

9) Tutela assicurativa dei lavoratori sportivi

La Riforma dello Sport, approvata nel 2021, ha introdotto una serie di novità in materia di tutela assicurativa dei lavoratori sportivi, tra cui una nuova disciplina per i lavoratori sportivi co.co.co.

Precedente disciplina

In base alla disciplina previgente, i lavoratori sportivi co.co.co. erano soggetti all'assicurazione Inail per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

Nuova disciplina

La nuova disciplina prevede che i lavoratori sportivi co.co.co. siano assicurati secondo le modalità già previste dalla legge 27 dicembre 2022, n. 289.

Assicurazione Inail

La legge 289/2022 ha introdotto una nuova forma di assicurazione, denominata "assicurazione per la tutela degli atleti e dei tecnici sportivi in attività dilettantistica".

Questa assicurazione è obbligatoria per tutti gli atleti e i tecnici sportivi che svolgono attività dilettantistica, sia professionisti che non professionisti.

Benefici dell'assicurazione

L'assicurazione copre i seguenti rischi:

  • Infortuni sul lavoro
  • Malattie professionali
  • Inabilità permanente
  • Morte

Contributi

I contributi per l'assicurazione sono a carico delle società sportive dilettantistiche e degli atleti e dei tecnici sportivi.

Tutela sanitaria

La tutela sanitaria dei lavoratori sportivi co.co.co. è garantita dal sistema sanitario nazionale.

Approfondimenti

La nuova disciplina della tutela assicurativa dei lavoratori sportivi co.co.co. ha introdotto una serie di novità rispetto alla disciplina previgente. In particolare, la nuova disciplina:

  • Ha esteso la tutela assicurativa a tutti gli atleti e i tecnici sportivi che svolgono attività dilettantistica, sia professionisti che non professionisti
  • Ha previsto una copertura per i rischi di inabilità permanente e di morte
  • Ha stabilito che i contributi per l'assicurazione sono a carico delle società sportive dilettantistiche e degli atleti e dei tecnici sportivi

Queste novità sono volte a garantire una maggiore tutela agli atleti e ai tecnici sportivi che svolgono attività dilettantistica.

Conclusione

La nuova disciplina della tutela assicurativa dei lavoratori sportivi co.co.co. è un intervento positivo per il settore dello sport. La nuova disciplina garantisce una maggiore tutela agli atleti e ai tecnici sportivi che svolgono attività dilettantistica.

 

10) Tutela previdenziale dei lavoratori sportivi

La Riforma dello Sport, approvata nel 2021, ha introdotto una serie di novità in materia di tutela previdenziale dei lavoratori sportivi, tra cui una nuova disciplina per i lavoratori sportivi subordinati e autonomi.

Precedente disciplina

In base alla disciplina previgente, i lavoratori sportivi subordinati, sia nell'area del dilettantismo che nel settore professionistico, erano iscritti al Fondo Pensioni dei Lavoratori dello Sport gestito dall'INPS. I lavoratori sportivi dilettanti autonomi erano invece iscritti alla gestione separata.

Nuova disciplina

La nuova disciplina prevede che i lavoratori sportivi subordinati, sia nell'area del dilettantismo che nel settore professionistico, siano iscritti al Fondo Pensioni dei Lavoratori Sportivi.

Fondo Pensioni dei Lavoratori Sportivi

Il Fondo Pensioni dei Lavoratori Sportivi è un fondo di previdenza complementare gestito dall'INPS. Il fondo è destinato ai lavoratori sportivi subordinati, sia nell'area del dilettantismo che nel settore professionistico.

Benefici del fondo

Il fondo offre una serie di benefici, tra cui:

  • Contributi a carico dell'azienda e del lavoratore
  • Possibilità di dedurre i contributi dal reddito
  • Trattamento fiscale agevolato

Contributi

I contributi per il fondo sono a carico dell'azienda e del lavoratore. L'azienda è tenuta a versare un contributo pari al 3% della retribuzione, mentre il lavoratore è tenuto a versare un contributo pari al 2% della retribuzione.

Tutela previdenziale dei lavoratori sportivi autonomi

La nuova disciplina prevede che i lavoratori sportivi dilettanti autonomi siano iscritti alla gestione separata.

Gestione separata

La gestione separata è un fondo di previdenza obbligatorio per i lavoratori autonomi. Il fondo è gestito dall'INPS.

Benefici della gestione separata

La gestione separata offre una serie di benefici, tra cui:

  • Contributi a carico del lavoratore
  • Trattamento fiscale agevolato

Contributi

I contributi per la gestione separata sono a carico del lavoratore. Il lavoratore è tenuto a versare un contributo pari al 25,72% della retribuzione.

Approfondimenti

La nuova disciplina della tutela previdenziale dei lavoratori sportivi ha introdotto una serie di novità rispetto alla disciplina previgente. In particolare, la nuova disciplina:

  • Ha esteso la tutela previdenziale a tutti i lavoratori sportivi subordinati, sia nell'area del dilettantismo che nel settore professionistico
  • Ha previsto un sistema di contributi a carico dell'azienda e del lavoratore
  • Ha stabilito un trattamento fiscale agevolato

Queste novità sono volte a garantire una maggiore tutela ai lavoratori sportivi

Conclusione

La nuova disciplina della tutela previdenziale dei lavoratori sportivi è un intervento positivo per il settore dello sport. La nuova disciplina garantisce una maggiore tutela ai lavoratori sportivi, sia subordinati che autonomi.

 

11) Sostegno alle piccole ASD/SSD

La Riforma dello Sport, approvata nel 2021, ha introdotto una serie di misure di sostegno alle piccole ASD/SSD, tra cui un contributo commisurato ai contributi previdenziali versati sui compensi dei lavoratori sportivi co.co.co.

Beneficiari

I beneficiari del contributo sono le associazioni e società sportive dilettantistiche iscritte nel Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche con ricavi non superiori a 100mila euro.

Condizioni

Per beneficiare del contributo, le ASD/SSD devono aver erogato compensi ai lavoratori sportivi co.co.co. nei mesi di luglio, agosto, settembre, ottobre e novembre 2023.

Importo del contributo

L'importo del contributo è commisurato ai contributi previdenziali versati sui compensi dei lavoratori sportivi co.co.co., con un massimo di 5.000 euro per ogni lavoratore sportivo.

Modalità di richiesta

Le ASD/SSD devono presentare domanda al Ministero dello Sport entro il 31 dicembre 2023.

Approfondimenti

Il contributo è un intervento positivo per il settore delle piccole ASD/SSD. Il contributo è volto a sostenere le ASD/SSD che si avvalgono di lavoratori sportivi co.co.co., un'importante categoria di lavoratori del settore dello sport.

Il contributo introdotto dalla Riforma dello Sport ha una serie di benefici, tra cui:

  • Migliora la sostenibilità economica delle piccole ASD/SSD
  • Favorisce l'emersione del lavoro sportivo
  • Migliora la tutela dei lavoratori sportivi co.co.co.

Questi benefici sono importanti per il settore dello sport, in particolare per le piccole ASD/SSD, che rappresentano una parte significativa del tessuto sportivo italiano.

 

12) MONDO PARALIMPICO: permessi speciali retribuiti per gli atleti di alto livello

La Riforma dello Sport, approvata nel 2021, ha introdotto una serie di misure di sostegno al mondo paralimpico, tra cui la possibilità di richiedere permessi speciali retribuiti per gli atleti di alto livello, dipendenti del settore pubblico o del settore privato.

Beneficiari

I beneficiari dei permessi speciali retribuiti sono gli atleti paralimpici di alto livello, dipendenti di un'amministrazione pubblica o di un'azienda privata.

Condizioni

Per beneficiare dei permessi, gli atleti paralimpici devono:

  • Essere tesserati per la Federazione Italiana Sport Paralimpici
  • Essere iscritti a un programma di preparazione olimpica o paralimpica
  • **Essere impegnati in competizioni o allenamenti che si svolgono in Italia o all'estero

Durata dei permessi

La durata dei permessi è di 30 giorni all'anno, con un massimo di 60 giorni in caso di preparazione olimpica o paralimpica.

Importo dei permessi

L'importo dei permessi è pari alla retribuzione che l'atleta avrebbe percepito se avesse lavorato regolarmente.

Modalità di richiesta

Gli atleti paralimpici devono presentare domanda al proprio datore di lavoro, allegando la documentazione necessaria.

Approfondimenti

I permessi speciali retribuiti sono un intervento positivo per il mondo paralimpico. I permessi consentono agli atleti di alto livello di conciliare la carriera sportiva con la vita lavorativa, garantendo loro la possibilità di dedicarsi al proprio sport a tempo pieno.

I permessi speciali retribuiti introdotti dalla Riforma dello Sport hanno una serie di benefici, tra cui:

  • Migliorano la conciliazione tra lavoro e sport
  • Favoriscono la carriera sportiva degli atleti di alto livello
  • Contribuiscono alla promozione del mondo paralimpico

Questi benefici sono importanti per il mondo paralimpico, in quanto consentono agli atleti di alto livello di dedicarsi al proprio sport a tempo pieno, senza rinunciare alla propria carriera lavorativa.

 

13) Controlli sanitari per i lavoratori sportivi

La Riforma dello Sport, approvata nel 2021, ha introdotto una serie di novità in materia di controlli sanitari per i lavoratori sportivi.

Obblighi

I lavoratori sportivi, sia subordinati che autonomi, sono sottoposti a controlli medici a tutela della salute nell'esercizio delle attività sportive.

Responsabilità

La responsabilità dei controlli sanitari è del medico specialista in medicina dello sport.

Frequenza

I controlli sanitari devono essere effettuati con frequenza almeno annuale.

Contenuto

I controlli sanitari devono includere:

  • Anamnesi e esame obiettivo
  • Esame clinico-funzionale
  • Esami di laboratorio e strumentali

Certificazione

Al termine dei controlli sanitari, il medico specialista in medicina dello sport rilascia una certificazione di idoneità all'esercizio dell'attività sportiva.

Controlli sanitari non riferiti all'esercizio dell'attività sportiva

L'idoneità all'attività, non riferita all'esercizio dell'attività sportiva, è rilasciata dal medico competente in conformità alle disposizioni contenute nell'art. 41 del d.lgs. n. 81/2008.

Utilizzo della certificazione rilasciata dal medico sportivo

Il medico competente può utilizzare la certificazione rilasciata dal medico sportivo per valutare l'idoneità all'attività non riferita all'esercizio dell'attività sportiva.

Approfondimenti

I controlli sanitari per i lavoratori sportivi sono un importante strumento di tutela della salute dei lavoratori. I controlli consentono di individuare eventuali patologie o condizioni di rischio che potrebbero essere aggravate dall'attività sportiva.

I controlli sanitari introdotti dalla Riforma dello Sport hanno una serie di benefici, tra cui:

  • Migliorano la tutela della salute dei lavoratori sportivi
  • Contribuiscono alla prevenzione di infortuni e malattie professionali
  • Garantiscono la sicurezza degli atleti

Questi benefici sono importanti per il settore dello sport, in quanto tutelano la salute dei lavoratori sportivi e contribuiscono alla sicurezza degli atleti.

 

14)  Trattamento economico dei volontari sportivi

La Riforma dello Sport, approvata nel 2021, ha introdotto una serie di novità in materia di trattamento economico dei volontari sportivi.

Retribuzione

I volontari sportivi non hanno diritto ad alcuna retribuzione.

Rimborso spese

I volontari sportivi possono richiedere il rimborso delle spese sostenute per l'attività di volontariato, a condizione che tali spese siano documentate e che siano state autorizzate dall'ente presso il quale prestano attività.

Condizioni del rimborso spese

Le condizioni del rimborso spese sono stabilite dall'ente presso il quale il volontario presta attività. In generale, il rimborso spese può essere concesso per le seguenti categorie di spese:

  • Spese di vitto e alloggio
  • Spese di trasporto
  • Spese di iscrizione a corsi di formazione
  • Spese di acquisto di materiale sportivo

Importo del rimborso spese

L'importo del rimborso spese è stabilito dall'ente presso il quale il volontario presta attività. In generale, il rimborso spese può essere concesso fino a un massimo di 150 euro mensili, previa autocertificazione.

Approfondimenti

Il rimborso spese è un importante strumento di tutela dei volontari sportivi. Il rimborso consente ai volontari di sostenere le spese sostenute per l'attività di volontariato, senza dover rinunciare alla propria attività lavorativa o al proprio reddito.

Il rimborso spese introdotto dalla Riforma dello Sport ha una serie di benefici, tra cui:

  • Garantisce la tutela dei volontari sportivi
  • Contribuisce a promuovere il volontariato sportivo
  • Favorisce la conciliazione tra lavoro e volontariato

Questi benefici sono importanti per il settore dello sport, in quanto tutelano i volontari sportivi e contribuiscono a promuovere il volontariato sportivo.

 

15) Collaboratori amministrativo-gestionali: novità introdotte dalla Riforma dello Sport

La Riforma dello Sport, approvata nel 2021, ha introdotto una serie di novità in materia di collaboratori amministrativo-gestionali.

Non sono lavoratori sportivi

I collaboratori amministrativo-gestionali non sono considerati lavoratori sportivi. Ciò significa che non godono della stessa tutela prevista per i lavoratori sportivi, in termini di diritti e doveri.

Non vi rientrano coloro che forniscono attività di carattere amministrativo-gestionale nell’ambito di una professione per il cui esercizio devono essere iscritti in appositi albi o elenchi tenuti dai rispettivi ordini professionali

I collaboratori amministrativo-gestionali che forniscono attività di carattere amministrativo-gestionale nell'ambito di una professione per il cui esercizio devono essere iscritti in appositi albi o elenchi tenuti dai rispettivi ordini professionali, non sono considerati tali. In questi casi, si applica la disciplina prevista per il rapporto di lavoro subordinato o autonomo, a seconda dei casi.

Si applica in parte la disciplina in materia contributiva dettata per il rapporto di lavoro nel dilettantismo

Ai collaboratori amministrativo-gestionali si applica in parte la disciplina in materia contributiva dettata per il rapporto di lavoro nel dilettantismo. In particolare, i collaboratori sono soggetti al versamento di un contributo previdenziale, pari al 27,03% della retribuzione, a carico del collaboratore e del committente, in parti uguali.

Approfondimenti

La distinzione tra lavoratori sportivi e collaboratori amministrativo-gestionali è importante per comprendere la tutela di cui godono queste due categorie di soggetti. I lavoratori sportivi godono di una tutela più ampia, in quanto sono considerati lavoratori subordinati o autonomi. I collaboratori amministrativo-gestionali, invece, godono di una tutela più limitata.

La distinzione tra lavoratori sportivi e collaboratori amministrativo-gestionali è importante anche per le associazioni e società sportive dilettantistiche. Le associazioni e società sportive dilettantistiche devono infatti rispettare la disciplina prevista per la categoria di collaboratori che impiegano.

In particolare, le associazioni e società sportive dilettantistiche che impiegano collaboratori amministrativo-gestionali devono:

  • Versare i contributi previdenziali previsti
  • Riconoscere i diritti previsti dalla legge
  • Evitare di incorrere in sanzioni

La corretta classificazione dei collaboratori è importante per garantire la tutela dei lavoratori e la corretta applicazione della normativa vigente. 


16) Osservatorio nazionale sul lavoro sportivo: ruolo e funzioni

L'Osservatorio nazionale sul lavoro sportivo è un organismo istituito dal Decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36, con la finalità di promuovere iniziative per la migliore conoscenza e applicazione della nuova disciplina in materia di lavoro sportivo.

L'Osservatorio è composto da rappresentanti di:

  • Ministero dello Sport
  • Coni
  • Federazioni sportive nazionali
  • Associazioni e società sportive dilettantistiche
  • Organizzazioni sindacali
  • Organizzazioni datoriali

L'Osservatorio svolge le seguenti funzioni:

  • Promozione di iniziative per la migliore conoscenza e applicazione della nuova disciplina
  • Monitoraggio costante della disciplina
  • Esame delle problematiche emergenti
  • Promozione di eventuali iniziative correttive o migliorative
  • Pubblicazione di un rapporto annuale

Promozione di iniziative per la migliore conoscenza e applicazione della nuova disciplina

L'Osservatorio svolge attività di informazione e sensibilizzazione per promuovere la conoscenza della nuova disciplina in materia di lavoro sportivo. In particolare, l'Osservatorio può:

  • Realizzare pubblicazioni e materiali informativi
  • Organizzare eventi e seminari
  • Collaborare con le istituzioni e le organizzazioni interessate

Monitoraggio costante della disciplina

L'Osservatorio svolge un monitoraggio costante della disciplina in materia di lavoro sportivo, al fine di rilevare eventuali problematiche o criticità. In particolare, l'Osservatorio può:

  • Raccogliere informazioni e dati
  • Eseguire studi e ricerche
  • Collaborare con le istituzioni e le organizzazioni interessate

Esame delle problematiche emergenti

L'Osservatorio esamina le problematiche emergenti in materia di lavoro sportivo, al fine di individuare possibili soluzioni. In particolare, l'Osservatorio può:

  • Inviando proposte al Ministero dello Sport
  • Collaborando con le istituzioni e le organizzazioni interessate

Promozione di eventuali iniziative correttive o migliorative

L'Osservatorio promuove iniziative correttive o migliorative della disciplina in materia di lavoro sportivo, al fine di garantire la sua migliore applicazione. In particolare, l'Osservatorio può:

  • Inviando proposte al Ministero dello Sport
  • Collaborando con le istituzioni e le organizzazioni interessate

Pubblicazione di un rapporto annuale

L'Osservatorio pubblica un rapporto annuale sullo stato del lavoro sportivo in Italia. Il rapporto contiene un'analisi della situazione attuale, delle problematiche emergenti e delle proposte di miglioramento.

Le funzioni dell'Osservatorio nazionale sul lavoro sportivo sono importanti per la tutela dei lavoratori sportivi e per la corretta applicazione della normativa vigente. In particolare, le attività di monitoraggio e di esame delle problematiche emergenti consentono di individuare eventuali criticità e di proporre soluzioni per migliorare la disciplina. 

 
17) Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche: uno strumento di semplificazione e tutela

Il Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (RNAD) è un'importante novità introdotta dalla Riforma dello Sport, approvata nel 2021. L'RNAD è un registro pubblico, gestito dal Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che raccoglie i dati di tutte le associazioni e società sportive dilettantistiche italiane.

L'RNAD è uno strumento di semplificazione

L'RNAD ha lo scopo di semplificare le procedure burocratiche per le associazioni e società sportive dilettantistiche. In particolare, l'iscrizione al registro consente alle associazioni e società sportive dilettantistiche di:

  • Accedere ai contributi pubblici
  • Partecipare alle gare e competizioni sportive
  • Assicurare i propri tesserati
  • **Accedere ai servizi e alle agevolazioni previsti dalla normativa vigente

L'RNAD è uno strumento di tutela

L'RNAD è anche uno strumento di tutela per gli atleti e i lavoratori sportivi. L'iscrizione al registro consente alle associazioni e società sportive dilettantistiche di:

  • Riconoscere i diritti degli atleti e dei lavoratori sportivi
  • Garantire la sicurezza degli atleti
  • **Contrastare il lavoro nero e lo sfruttamento del lavoro sportivo

Coinvolgimento di CONI e CIP

Il CONI e il CIP sono coinvolti nel processo di iscrizione al registro. In particolare, il CONI e il CIP devono verificare la natura dell'attività di associazioni e società sportive che rientrano tra quelle svolte nell'ambito delle federazioni sportive nazionali, delle discipline sportive associate o delle enti di promozione sportiva.

Comitato permanente CONI-CIP

Un comitato permanente, formato da rappresentanti del CONI e del CIP, è incaricato di esaminare la conformità a propri principi fondamentali di associazioni e società richiedenti iscrizione al registro e affiliate a organismi rispettivamente riconosciuti da CONI e CIP.

Approfondimenti

L'RNAD è uno strumento importante per il mondo dello sport dilettantistico, in quanto consente di:

  • Semplificare le procedure burocratiche
  • Tutelare gli atleti e i lavoratori sportivi
  • Contrastare il lavoro nero e lo sfruttamento del lavoro sportivo

Il coinvolgimento di CONI e CIP nel processo di iscrizione al registro è un elemento importante per garantire la qualità e la trasparenza del sistema.